E’ finita oggi, 15 febbraio 2019, la lunga vita di Adriano Ossicini, era nato nel 1920. E’ morto quasi centenario nell’ospedale dell’isola Tiberina dove aveva cominciato a lavorare come medico neo laureato nel 1944. Essere medico nell’isola gli ha consentito di salvare tanti ebrei dai rastrellamenti nel limitrofo ghetto. Con la collaborazione del Primario e di tutto l’ospedale, li nascondeva  facendo diagnosi di una grave malattia contagiosa la sindrome K, che spaventava la SS che si allontanavano.

E’ stato docente di psicologia all’Università la Sapienza di Roma. Senatore per molte legislature, e vice presidente del Senato  e ministro della Famiglia e della solidarietà sociale dal 1992 al 1994. In questa sede non si possono ricordare le molte iniziative che Ossicini ha promosso ci si limita al nostro oggetto di interesse.

Adriano Ossicini si è avvicinato al servizio sociale partecipando direttamente  al convegno di Tremezzo nel 1946, dove con lo psicanalista Perotti e i coniugi Calogero prefigurò le due scuole di servizio sociale il CEPAS e la SNDLS di Roma dove ha insegnato igiene mentale per molti anni. Chi ha avuto il privilegio di averlo come docente ne ricorda il fascino delle lezioni che derivava dalla passione che animava il suo lavoro.  La sorella Teresa diceva che da Ministro aveva sperato di poter organizzare un convegno analogo a quello avvenuto  nel 1946, ma non ebbe tempo sufficiente.

Ha collaborato con la SOSTOSS intervenendo al convegno del 21 novembre 2008 su: “Le origini del servizio sociale italiano. Tremezzo: un evento fondativo del  1946”. In quella sede ha letto il testo di un suo intervento a Tremezzo nel dibattito che non era stato riportato negli atti, ed ha affermato tra l’altro che: “Bisogna aiutare gli altri ad aiutarsi da soli, questa  è una delle massime del servizio sociale ben inteso; bisogna fornire agli altri gli strumenti per non essere disadattati  e non per essere integrati . Ma questo dipende da due cose, da una chiara visione politica, e questo non ci riguarda in questa sede , e da una formazione professionale  scientifica che metta al riparo, nei limiti nei quali la scienza  può mettere al riparo, da ogni mistificazione e da ogni strumentalizzazione”. Meditate gente, meditate.

Anche Carlo Felice Casula ha partecipato al convegno della SOSTOSS ed ha detto: “Adriano Ossicini tra i più giovani partecipanti al convegno di Tremezzo è una figura di politico singolare che poteva esistere solo nel secondo dopoguerra. Un sacerdote, grande intellettuale Don Giuseppe De Luca, diceva che Adriano Ossicini era come quegli ufficiali di complemento che non vanno mai in pensione, ma un politico mai a tempo pieno.  Adriano Ossicini ha fatto il professore universitario per tutta la vita, ma, soprattutto, ha fatto lo psicologo dei bambini e questa sua attività l’ha sempre svolta nelle istituzioni in una struttura pubblica, facendo di questo aspetto  la ragione della sua attività. Non ha mai avuto uno studio privato.

Maria Stefani